La scommessa di Pascal
Voglio iniziare questo articolo con le parole del grande filosofo, teologo e matematico Blaise Pascal: “Esaminiamo dunque questo punto, e diciamo: Dio è o non è: ma da quale parte propenderemo? La ragione non può dir nulla. Un abisso infinito ci separa [dalla verità]. Si gioca un gioco all’estremità di questa distanza infinita: testa o croce. Su che punterete? Seguendo la ragione non potete puntare né sull’una né sull’altra; seguendo la ragione non potete escludere nessuna delle due […] È necessario scommettere. Non siete liberi di farlo o non farlo, ci siete costretti. Testa o croce, cosa prenderete?”
Cercando di essere il più possibile stringati (anche perché già starete pensando: ma che c’azzecca Pascal con lo stile di vita sano?), la sua affermazione di partenza portava ad una successiva fondamentale domanda: conviene o no credere in Dio? Ed a quel punto, da buon matematico, elaborava le conseguenze in funzione delle scelte ovvero:
- Scegli di credere in Dio e Lui esiste veramente: perfetto, avrai la vita eterna
- Scegli di credere in Dio e Lui non esiste: niente vita eterna ma comunque una vita terrena degna, ispirata a solidi valori e sani principi
- Non credi in Dio e Lui esiste veramente: dannazione eterna!
- Non credi in Dio e Lui non esiste: non perdi nulla ma comunque la tua vita rischierà di essere poco significativa ed ispirata a valori sbagliati
Ovviamente, per la rapidità richiesta, ho molto semplificato il concetto ma, per chi ha avuto la pazienza di arrivare fino qui, ecco che c’azzecca la scommessa di Pascal con uno stile di vita più sano. Infatti, come diceva il grande filosofo, la nostra vita è una costante scelta obbligata e quindi, utilizzando questo esempio, voglio farvi una domanda:
- È utile scegliere una vita basata su pratiche non sane (mangiare e bere troppo, consumare zuccheri raffinati, non svolgere alcuna attività fisica, accumulare stress eccessivi sul lavoro o in famiglia) che, con quasi assoluta certezza, nel medio / lungo termine potranno causare: infarto, ictus, tumore, malattie autoimmuni o, nella migliore delle ipotesi, gastriti, coliti, problemi della pelle, gonfiore addominale e quant’altro?
- Oppure si potrebbe provare a trovare un compromesso con la folle vita che ci è stata riservata e quindi ipotizzare di ricavare un piccolo spazio per sé stessi: mangiare un pochino meglio, utilizzando materie prime più sane, iniziare un’attività fisica qualsiasi (anche solo camminare 30 minuti al giorno può salvarci la vita!) e dedicare un po’ di tempo alla meditazione ed al rilassamento? Ne ricavereste un sicuro beneficio non solo in termini fisici (più forza ed energia, meno farmaci sintomatici) ma anche psicologici (maggior consapevolezza, meno individualismo e più empatia verso la propria famiglia, i colleghi e gli amici).
Ecco la prospettiva della MIA SCOMMESSA: perché dovreste continuare a scegliere di stare male, di ricorrere a soluzioni palliative (diete iper-dimagranti randomiche che distruggono la muscolatura e che non risolvono nulla nel lungo termine), quando si può scegliere un percorso per tutta la vita che riduce lo stress, che permette il recupero dell’energia e che consente di dare la giusta prospettiva a tutto ciò che ci accade?
So perfettamente che non è una scelta facile: la nostra è una società in cui vince sempre la soluzione più comoda (ve lo ricordate il famoso “scioglipancia” di Wanna Marchi!) ma come tutti sapete fin troppo bene, i risultati che si ottengono nella vita sono quasi sempre legati agli sforzi profusi: nessuno premia un lavoro sciatto e poco approfondito. Il nostro corpo si comporta esattamente nello stesso modo: se subisce continuamente accelerazioni prima in una direzione e poi in un’altra, reagisce come chiunque, ovvero si ribella attraverso manifestazioni fisiche che deliberatamente scegliamo di ignorare fino a quando la nostra vita smette di funzionare ed a quel punto andiamo alla ricerca di un miracolo che, naturalmente, qualcuno è ben felice di venderci, sapendo già che questo tipo di approccio porterà solamente alla progressiva ricerca di un miracolo sempre più grande.
Bisogna invece comprendere che la sfida con la nostra salute si combatte ogni giorno (come per tutto il resto…) e per questo parlo di stile di vita, ovvero di un percorso nutrizionale, fisico, psicologico e di integrazione naturale per giungere nel tempo ad una nuova consapevolezza del sé.
So che molti di voi non hanno tempo, che il lavoro li travolge, che la famiglia ha bisogno di quel poco tempo libero che rimane, che trovare parcheggio in palestra è una follia, che bisogna anche fare la spesa e che non si trova mai un idraulico non solo di domenica, ma cosa conta di più del proprio benessere?
Se una persona vive male la propria vita, unica e irripetibile, a cosa servono i soldi o il potere o le soddisfazioni personali? Stare bene con sé stessi è la prima vittoria. Io scommetto su questo e sono convinta di potervi aiutare in questo percorso perché la mia storia è la vostra storia e riuscire a trovare un equilibrio è stata la sfida di tutta la mia vita.
IO SCOMMETTO SULLA SALUTE, SULLO STAR BENE, SULLA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ, SULL’ENERGIA POSITIVA MA SOPRATTUTTO SULLA GIOIA DI VIVERE!
E VOI, COSA PENSATE DI FARE?
Antonella Allegrucci
Psicologa, Naturopata, Health Coach, Consulente Nutrizionale
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